ANPIT

IL LAVORO COME REGULA, LA SFIDA DEL FUTURO!

“La società cambia. Mai come oggi quest’affermazione, da sempre considerata una dichiarazione di fiducia cieca nel progresso, necessiterebbe di una meno superficiale e più attenta analisi.

La società cambia: la ricchezza si concentra sempre più nelle mani di pochi che delocalizzano e sfruttano l’uomo e/o vivono di speculazione finanziari( 10 volte il PIL mondiale), creando profitto per se ma non per l’umanità. Non un bel cambiamento mi pare! Allora la festa del lavoro non sia il momento della retorica dell’inutile e dannoso conflitto di classe ma diventi il luogo per costruire una rinnovata alleanza tra lavoratori, imprenditori e dipendenti, contro i “prenditori”, coloro che succhiano risorse dalla terra e non generano bene comune.

La società cambia: la tecnologia procede inesorabile, sostituisce lavoro umano, aumenta l’efficienza, migliora la vita…dicono!
Ma una vita senza lavoro è una vita non pienamente vissuta, una vita sregolata, nel senso di senza regola. Non un bel cambiamento mi pare! Due sono i pilastri della “regula”, la retta che ci conduce lungo la strada della vita, preghiera e lavoro, se in nome del progresso li eliminiamo entrambi cosa resterà? Riappropriamici della facoltà di scegliere ciò che è giusto senza fideistiche adesioni alla religione progressista. La tecnologia utile è quella che crea e non distrugge il bene comune di cui la dignità della persona e la sacralità della vita sono perni.

La società cambia, potrei fare molti altri esempi di questo cambiamento non sempre lusinghiero. Il cambiamento ha un senso se associato sempre a ciò che c’è di immutabile nel cuore dell’uomo. Questa è la buona notizia di questo primo maggio e di ogni giorno che viviamo. Ogni giorno è un inno al lavoro perché è un inno alla creazione, un inno al Creatore, un inno alle creature ed alla più sublime di esse, l’uomo. Sarà questa innata tensione al bene che alberga nel nostro cuore che diraderà la nebbia, che ci ricondurrà lungo la via maestra, che ci ridarà la vista del Cielo e così la perenne tensione tra il bene ed il male spazzerà via anche il culto idolatrico ed ideologico della religione del progresso.

AUGURI A TUTTI, ORA ET LABORA…NE ABBIAMO BISOGNO!”

Il Presidente Anpit Nazionale Federico Iadicicco